3.9.12

Dark Knight Rises, la fine di tutto


Niente spoiler, tranquilli. Anche se è mia intenzione parlarne in futuro, soprattutto dal punto di vista della trilogia nella sua interezza. Ora mi preme solo dire che sono uscito dal cinema spossato, completamente privo di forza. Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno è un film sull'apocalisse, sulla paura e sul potere. E Batman, mi spiace dirlo, c'entra davvero poco. Al suo posto poteva esserci anche Superman e la cosa non avrebbe stonato per nulla.

Diciamo insomma che il film è uno di quelli che ti tiene incollati alla poltrona per tutto il tempo, dall'inizio alla fine. Uno dei migliori in assoluto, in questo senso. Ma forse Christopher Nolan ha un tantinello esagerato. Ha portato all'estremo tutti i personaggi, travalicando i confini nel buon nome della fantascienza. Non che ci sia niente di male, per carità, ma sempre di un film su Batman si tratterebbe. E qualcuno potrebbe obiettare che si sta comunque parlando di uno che va in giro con una maschera da pipistrello a bordo di un tumbler militare. Evvabbè.

Cose che "no":
Prima di vederlo al cinema, ho letto in giro che tra le cose "no" del film, c'erano una serie di buchi nella sceneggiatura. Ci sono davvero questi buchi? Non direi. Non in questo senso, almeno. Si tratta infatti di una serie di distrazioni lasciate al caso. Punti di vuoto che non sono mai stati così evidenti in un film di Nolan. E non se ne capisce il motivo. Su alcune ci puoi passare in modo agile. Sono cazzate sul quale non vale la pena soffermarsi troppo o fare i sofisticati. Ci possono stare (se applicate a dovere e a modo la sospensione dell'incredulità, avete presente?). Altre, però, risultano davvero imbarazzanti. Un paio imperdonabili, addirittura, e che non rendono giustizia a tutto il resto della pellicola. E poi una cura maggiore nella coreografia dei combattimenti corpo a corpo, avrebbe aiutato a rendere il tutto un po' più credibile. Invece Batman continua a menare gente che sembra un manichino e si vedono ancora scene del tipo sono un brutto e cattivo che ti minaccia con un mitra teso ma prima di spararti mi avvicino correndo fino a quando non mi trovo a due centimetri dalla tua faccia in modo che tu possa intervenire disarmandomi a mani nude.

Cose che "si":
I meriti sono sempre quelli, invece. Un Batman e un Bruce Wayne resi credibili da Christian Bale nonostante le differenze con la loro controparte a fumetti. La costruzione di un cattivo, Bane, che incarna quasi il male assoluto. Una direzione degli attori memorabile che mi costringe ad ammettere che anche Anne Hathaway è riuscita a calarsi perfettamente nella parte di Catwoman. Che Tom Hardy ha recitato benissimo per tutto il tempo, solo con gli occhi e con il corpo (e doppiato in italiano da un ottimo Filippo Timi, ho poi scoperto, con un effetto meno Darth Vader di quanto immaginassi), che Michael Caine, alla soglia degli ottant'anni, è ancora un interprete memorabile, che Gary Oldman è un grande e basta e che Joseph Gordon-Levitt, a prescindere da chi lo dirige, è davvero un ottimo attore. Poi la sorpresa finale che lo riguarda? Vogliamo mettere?

Nolan è riuscito ad infondere la propria visione del mito dell'uomo pipistrello in una trilogia che, alla fine, può giustamente essere considerata memorabile, all'interno dei film di genere. Cose migliori di questa, non ce ne sono state. Insomma, un film magistrale in ogni caso. Anche se macchiato da qualche peccatuccio.

...

Comunque, caro Christopher, quel paio di cose imbarazzanti di cui parlavo più sopra e che proprio non si possono perdonare... non si possono DAVVERO perdonare. E non lo farò. Soprattutto (e qui lo scrivo in bianco per chi non vuole spoiler), non ti perdono di avermi tenuto in tensione per tutto il film con un cattivo da paura per poi farlo piangere e togliermelo di mezzo in un modo davvero cazzone.
Ma tanto di te, Christopher, e di quello che hai portato nelle casse della Warner, se ne fottono altamente. E stanno già pensando a come andare avanti con doviziosa superficialità.


Comunque, grazie di tutto Chris.


P.S.: Per gli amanti del fumetto: sono citate tutte le saghe a fumetti che avrebbero ispirato questo film tranne, a mio avviso, quella più diretta. Ovvero No Man's Land (Terra di Nessuno), una maxi serie spalmata per più di ottanta albi americani scritti, tra gli altri, da Paul Dini, Greg Rucka e Chuck Dixon e dal quale lo stesso Dini si sarebbe poi ispirato in parte per scrivere i due adattamenti videoludici Arkham Asylum e Arkham City.


6 commenti:

CyberLuke ha detto...

Beh, quello che penso io di The Dark Knight Rises forse l'hai già letto.
E, in gran parte, ricalca le tue impressioni.
Anche se continuo a pensare – ho rivisto il film giusto l'altro ieri – che nonostante gli squarci di sceneggiatura, il film rimane coeso e godibile.
Quanto al reboot, mah, che dirti.
A me il Batman iperrealista è piaciuto fino a un certo punto: come hai notato anche tu, ha finito per allontanarsi fin troppo dal suo ispiratore del fumetto di Kane. I Batman di Burton erano splendidi ma forse un pelo troppo autoriali, e, alla fin fine, i due di Schumacher erano i più "fumettosi".
Ma vedere una quarta via, ti dirò, non mi dispiacerebbe per niente.

Glauco Silvestri ha detto...

Anche io non gli perdono ciò che hai scritto in bianco su bianco... e anche il fatto che le ginocchia di Wayne guariscono miracolosamente, non solo abbandona il bastone per camminare, ma addirittura tira calci in rotazione, corre, salta... e neppure uno sgrunt di dolore. Nella prigione "buco" devono aver avuto tecniche di ricostruzione delle articolazioni davvero all'avanguardia (guarda come ti risistemano una vertebra!).

Per il resto, un film ben fatto. ^^

Glauco Silvestri ha detto...

PS. E il Fernet Branca?

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Si, ho letto la tua recensione e sono d'accordo in parecchi punti. Certe cose mi hanno solo fatto incazzare una tantino in più. Ma come dicevi anche tu, resta un gran bel filmone. Anche a me non dispiacerà vedere in futuro altri punti di vista sul personaggio. In particolare ho segnalato quello programmato per il 2016 perchè si sa già che, come per il reboot di spiderman, si tratterà di un Batman giovane, pensato così solo perchè deve rientrare nel programma del film sulla Justice League.
Sai cosa, però? In effetti mi è tornata voglia di rivedere i due di Burton :)
P.S.: E comunque ho dimenticato di segnalarlo nel post, ma quest'ultimo film di Nolan è largamente ispirato anche alla saga a fumetti "No Man's Land".

@ Glauco:
Di punti "oscuri" del genere ce n'è parecchi in effetti. L'uscita "casuale" dalle fogne di Gordon, il ritorno improvviso e misterioso di Wayne, i tumbler che saltano come macchinine di carta per niente, gente armata che poi si scontra a manganellate. E devo ammettere che il primo racconto di Alfred sul fernet era fin troppo telefonato :)

CyberLuke ha detto...

Beh, allora ce ne metto anche altri... Batman "spezzato" da Bane, che interrompe tutto quello che sta facendo a Gotham per portarselo in Nepal o chissà dov'è quella prigione, fargli un discorsetto di due minuti e ripartire.
E vabbé.
Ma poi, questa prigione: non bastava mettere una grata in cima?
E vabbé.
Wayne che evade e riemerge all'esterno. Senza soldi, senza documenti, come fa a tornare a Gotham? E come fa a tornare in città se questa è completamente isolata? e come fa ritrovare Selina Keye?
L'esplosione atomica.
Lasciamo stare per un attimo il fallout, non voglio fare il rompicoglioni... ma un accenno di onda di ritorno?
Nulla?

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Notati tutti. Soprattutto mi ha dato fastidio il ritorno di Wayne come se nulla fosse successo. E Batman che salva Gordon dai ghiacci e quasi contemporaneamente Blake dagli uomini di Bane? Sembra avere il dono di sapere dove come e quando. E poi Bane che conosce tutti i nascondigli dell'uomo pipistrello? Basta. Non ne dico più perchè chi non l'ha visto potrebbe leggere queste righe e maledirci :)

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