25.3.13

Massimo Carnevale


Comunque la vogliate mettere, se chiedete a me, vi dico che Massimo Carnevale in quanto a composizione, colori, forme, segno, equilibri luci ombre e quant'altro è uno dei migliori copertinisti al mondo. Proprio così, detto senza mezze misure.

Volendo riassumere il suo vasto operato in due righe (e sempre con l'aiuto di Wikipedia, che qui l'arteriosclerosi avanza di pari passo con l'età), dopo alcune collaborazioni con le edizioni Cioé, Massimo Carnevale esordisce con le cover per i settimanali Lanciostory e Skorpio nel 1990 per l'Eura Editoriale e di lì a poco diventa anche cover artist ufficiale per i mensili da edicola Martin Hel e Dago. Contemporaneamente scrive e disegna una dozzina di corti ospitati proprio sui due settimanali.




Nel 1994 disegna un intero episodio di Arthur King per l'editrice Cierre su testi di Lorenzo Bartoli (che in seguito meriterà una ristampa in volume, Storie di Arthur King, per la 001 Edizioni). Dal 1997 continua la collaborazione con Bartoli, che lo porterà a mettere la firma su altre storie e racconti brevi, la maggior parte raccolti in Il Dono di Eric (Euracomix Tuttocolore 152) e nei due volumi a lui dedicati, I Colori di Carnevale (Euracomix Tuttocolore 181 e 185).


Sempre per l'Editoriale Eura, nel 2003 nasce John Doe di Roberto Recchioni e dello stesso Lorenzo Bartoli. Carnevale si occuperà di elaborare l'aspetto dei vari personaggi e, inutile dirlo, sarà il copertinista ufficiale per le prime tre stagioni del personaggio (77 cover in tutto, in seguito raccolte nel numero speciale della serie, il 78, intitolato Aspettando John Doe e pubblicato in concomitanza con il passaggio di consegne dall'Editoriale Eura alla nuova Editoriale Aurea). Dal 2006 si occupa anche di realizzare otto copertine (dal 17 al 24) della serie Detective Dante sempre di Recchioni e Bartoli.


Nello stesso anno realizza anche le 4 copertine della miniserie Garrett (Ucciderò Ancora Billy the Kid) scritta da Recchioni per le Edizioni BD.


Dal 2007 inizia il suo lungo sodalizio con il mercato a fumetti statunitense che dura ancora oggi, a partire dalle cover delle serie Y - The Last Man di Brian Vaughan e Northlanders di Brian Wood per la Vertigo/DC Comics.
 


Sempre per il mercato americano, sue sono anche le cover della serie The Talisman di Stephen King e Peter Straub per la casa editrice Del Rey, mentre per la Dark Horse realizza quelle delle miniserie Terminator 2029 scritta da Zack Whedon, Mass Effect: Evolution, scritta da Mark Walters e tratto dal videogioco omonimo, le 12 copertine della miniserie Orchid di Tom Morello e quelle per la nuova serie di Conan the Barbarian di Brian Wood.






Dal 2007 entra nel cast di casa Bonelli e realizza i disegni delle due storie brevi Fuori Tempo Massimo e Una Situazione Pesante, ospitate sui Dylan Dog Color Fest e le 96 tavole dell'episodio Mater Morbi (Dylan Dog 280), scritto sempre di Roberto Recchioni, del quale è prevista una ristampa deluxe per la Bao Publishing con tanto di cover inedita (qui sotto) e contenuti speciali extra.


La mole notevole di materiali realizzati dall'autore, porta le Edizioni BD a realizzare un libro che raccoglie molte sue opere, Icon: Massimo Carnevale.

Attualmente, a parte i suoi vari impegni su suolo statunitense, è al lavoro sulle cover della miniserie a colori Bonelli Orfani, scritta da Recchioni ed Emiliano Mammuccari, prevista per l'autunno del 2013.
Infine, il suo blog personale, Sketchesnatched, è pieno delle sue sperimentazioni pittoriche, la maggior parte delle quali sono omaggi al mondo del cinema internazionale.





8 commenti:

ari ha detto...

Bellissime! Mi piacciono soprattutto le illustrazioni da The Blues Brothers e Ritorno al futuro!

sartoris ha detto...

vabe', hai detto niente: Carnevale è un maestro ormai :-) (fierezza di essere italiani, ogni tanto:-)

CyberLuke ha detto...

Un illustratore di razza e un copertinista impareggiabile.
C'è solo che da invidiare.

LUIGI BICCO ha detto...

@ Ari:
Lo sapevo che sarebbero piaciute quelle due. Chissà perché, eh? :D

@ Omar:
Un punto di riferimento imprescindibile per chiunque, si.

@ Luca:
E infatti lo invidio. Ah, se lo invidio.

La firma cangiante ha detto...

Veramente un grandissimo, splendido il suo Trinità, non l'avevo mai visto :)

CyberLuke ha detto...

So che detesti 'ste cose.
E quindi, probabilmente, c'è un pizzico di sadismo nella mia nominatiomn: chissà.
Ad ogni modo, trovi tutto QUI.
Dai, solo per stavolta. ;)

La firma cangiante ha detto...

E' colpa mia anche stavolta :(

LUIGI BICCO ha detto...

@ Dario:
Bellissimo il suo Terence Hill, si. Non accetto nessuna assunzione di colpa. Vi rendo solo grazie a profusione :D

@ Luca:
E' che mi manca proprio un po' di tempo, come avrai notato dai miei post sempre più dilatati. Ringrazio profondamente anche te (per più di una ragione, come ben sai). Ricevere tre nomination al terzo mese di un nuovo anno mi riempie di libido e non passare a ritirare il premio, mi fa sentire un po' Ken Loach :D

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