26.6.14

Aspettati l'Inferno!


Inutile starti a nascondere che questo post vuol fare sfacciata e spregiudicata promozione. Non ho ancora conosciuto personalmente Omar di Monopoli (in qualche modo accadrà presto, ne sono sicuro), ma spesso bazzichiamo vivacemente nei rispettivi spazi web per via di numerose e comune passioni (il suo blog, per certe cose, è un mio personale punto di riferimento).

Io sono uno scemo e non faccio testo (forse, attenzione), ma ti assicuro che al di là della simpatia che posso nutrire per un "tipaccio" del genere, Omar è uno degli scrittori italiani più coerenti e interessanti del panorama nostrano. Ho già ampiamente avuto modo di sottolineare alla tua attenzione la sua sublime dialettica e il suo modo, assolutamente e meravigliosamente personale, di dipingere certi personaggi e certi scenari. Te ne ho parlato qui dopo aver letto il suo libro d'esordio, Uomini e Cani, ricordi? Fu una mazzata in piena faccia. Una lettura che mi entusiasmò non poco, una roba che, non conoscendo le sue doti, non mi aspettavo di certo. E ci puoi mettere la mano sul fuoco, io non sono tipo da sperticarmi in complimenti gratuiti.


Tutto questo solo per dirti che dopo un terzetto di romanzi che formano un'autentica trilogia in squisita salsa southern (io sono ad un passo dal leggere il secondo, Ferro e Fuoco), lo scrittore pugliese si è lasciato indurre in tentazione da una raccolta di racconti. E quindi in libreria, da oggi, trovi il suo Aspettati l'Inferno, pubblicato dalla ISBN Edizioni.
Un concentrato purissimo di violenza alla Tarantino e ispirazione faulkneriana. Ognuno dei racconti contenuti in Aspettati l'inferno esplora un genere letterario diverso: l'avventura, l'horror, il fantasy, la fiction storica e quella fantascientifica.
Il paese che Omar Di Monopoli descrive in questo rollercoaster letterario è l'Italia degli ultimi: un'immensa periferia cresciuta all'ombra dell'abusivismo più bieco, impantanata tra la brutalità delle mafia e i miasmi degli impianti siderurgici, popolata da gangster d'accatto, fattucchiere di provincia, pescatori albini, eremiti pazzoidi e persino gigantesci lombrichi mutanti.
Comparse destinate all'oblio, in quel gigantesco B-movie che è la loro (e la nostra) esistenza.
Si, come dicevo all'inizio la promozione è spudorata. Ma anche tanto, tanto dovuta, perché con una serie di incipit del genere e con una così ricca varietà di generi, non so tu, ma io non posso proprio aspettare.

6 commenti:

La firma cangiante ha detto...

Penso che comprerò presto qualcosa di suo, partirò dall'inizio probabilmente...

CREPASCOLO ha detto...

A Manaus non è ancora in libreria, ma il mio pusher di fiducia - un tizio che ricorda Peter Lawford e che millanta mille e non + mille ore di volo, sebbene io lo abbia visto al massimo saltellare quando è ripieno di bumba - mi ha assicurato che è solo questione di giorni. Io oppongo la + fiera resistenza quando la contingenza mi impone di lasciare la mia batcave meneghina, ma non potevo rifiutare di seguire certi ns ragazzotti in una avventura che, purtroppo, si è conclusa e nel peggiore dei modi. So goes life.
Fuori del bookstore, però , ho incontrato un biondo nibelungo che parla come un personaggio di Bonvi ed è tanto amazzonico, ormai, che i suoi lunghi capelli asgardiani hanno riflessi verdi. Il tizio si chiama Otto e si è fatto in quattro ( lo so, sarebbe fiacca anche in un eventuale nono Grouchino ) per procurarmi quella che mi ha spacciato x un clone della raccolta di racconti monopolistica. Non so quanto posso fidarmi, ma devo dire che sembra avvicente. Il primo racconto inizia con alcuni critici letterari incatenati ad un seggiolino di un rollercoaster impazzito nel crepuscolo che si tuffa, ogni tanto, in paludi in cui le ns vittime sono minacciate da pesci albini dai denti aguzzi come quelli di certe fatucchiere di provincia che non rilasciano fattura ( fiacca anche questa, lo ammetto ) mentre tutt'intorno gangsters d'accatto cercano di trarli dalle acque ( i pesci, non i critici , of course, considerato che quella categoria non piace quasi a nessuno ) grazie ad esche composte da lombrichi mutanti.
Proprio l'atmo che chiedo ad un libro, ma dovreste vedere quanto piace questa roba agli eremiti pazzoidi che vegetano da queste parti in attesa che il polmone verde smetta di respirare e si scateni l'inferno. Brr.

sartoris ha detto...

Ragazzi grazie. Così si fa. A uno a uno vi deve conquistare uno scrittore... e' la fidelizzazione 2.0 :-)

(Leggete e fatemi sapere però)

sartoris ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LUIGI BICCO ha detto...

@ Firma:
E partirai bene, fidati.

@ Crepascolo:
Probabilmente a Manaus arriverà con un po' di ritardo, si. Tu ordinalo ;)

@ Omar:
Quella fidelizzazione lì è quella più faticosa, ma anche quella che funziona meglio, mi sa.
Comunque leggeremo e ti faremo sapere (mi sa che io leggerò prima "Ferro e Fuoco", però, che ho a casa già da qualche giorno ;)
P.S.: Tra l'altro io mi aspettavo un brossutato normale come "Uomini e Cani" e invece mi è arrivato un brossuratino di lusso con cover di cartone pressato ruvido. E così son già due edizioni diverse. Che fastidio ;)

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