18.5.15

Letture varie: un recupero, una chicca in tre parti, qualche "bof!" e tanti "mah!"

LINUS #599
di AA.VV. | Baldini & Castoldi Editore
16x26 cm | 122 pp a colori | 5,50 euro

Qui si festeggiano i 50 anni di vita della rivista e sembra sia piaciuto a tutti. A me no.
Principalmente perché tenendo conto del traguardo prestigioso del mezzo secolo, questo numero non ha invece nessun sapore celebrativo. Mi chiedo ancora oggi chi legga davvero il tipo di articoli che la rivista propone, ma questo è un problema mio, mi rendo conto. Le cose da salvare sono la meravigliosa copertina firmata da Sergio Ponchione e la chiamata alle armi di gente come Tuono Pettinato, Maicol e Mirco, Dottor Pira e Ratigher che non si risparmiano di certo in quanto a sperimentazione, tirando in ballo personaggi come Corto Maltese, Snoopy, Braccio di Ferro e Dick Tracy.



A latere l'editore sta festeggiando con due libri: Cinquant'anni di Linus: Tutte le Copertine (cartonatone da 600 pagine a 50 "eurini" che semplicemente ripropone tutte le copertine della rivista) e l'indubbiamente più interessante Linus: Storia di una rivoluzione nata per gioco, scritto da Paolo Interdonato e introdotto da Umberto Eco.
Diciamo però che anche su questo numero 599 ci si sarebbe potuti spremere un po' di più le meningi (qualche articolo commemorativo anche lì no?), mentre, fortuna dell'editore, il piatto forte continua ad essere rappresentato dalle strip di Perle ai Porci, Monty, Peanuts, Dilbert e pochissimi altri.



COMANCHE: LE STORIE PERDUTE
di Hermann | Editoriale Cosmo
19x27 cm | 52 pp a colori | 3,90 euro


Con un tempismo pressoché perfetto, la Cosmo manda in edicola questo albo a colori che raccoglie le storie brevi del Comanche di Hermann che non hanno trovato spazio tra le pagine della collana allegata alla Gazzetta. Confermo però trattarsi di tutti i corto appena pubblicati su Lanciostory dall'Aurea tra gennaio e marzo di quest'anno.
Insomma, l'albo è dedicato proprio a chi voleva completare integralmente la serie o a chi nutre una passione particolare per Red "
scalpo di Fuoco" Dust.


Visti i tempi di lettura bassi e i legami con altri personaggi comparsi nella serie originale, sarebbe forse da sconsigliare a tutti gli altri (anche se, personalmente, qui in mezzo un paio di piccole chicche, a suo tempo io ce le ho viste). Se ti interessa, Luca Lorenzon ne ha parlato meglio di me qui.



WYOMING DOLL
di Franz | Editoriale Cosmo
19x27 cm | 64 pp a colori | 4,60 euro


Recuperato solo ora dopo averlo trovato per caso nell'edicola della stazione di Pescara. Niente da dire sul fronte grafico, dove Franz Drappier, cartoonist belga di fama indiscussa, porta a termine un ottimo lavoro di cui cura anche la colorazione. Le sue tavole sono zeppe di vignette e i suoi personaggi ben caratterizzati. Dal punto di vista narrativo, però, mi spiace dirlo, non andiamo proprio da nessuna parte. La storia è quella del giovane Llogan Juball Junior, in giro nel Wyoming alla ricerca di due sorelline rapite dalla tribù dei Corvi. Parallela alla sua, la storia di Salmone Salterino, un indiano che deluso da un amore non consentito, prende a bighellonare meditabondo senza una meta.
E in generale è quello che fa anche la trama, che ho trovato sconclusionata e a tratti addirittura irritante. Tutto quel che accade, accade per caso o senza nessun movente adeguato. Sembra un flusso di coscienza aperto e libero dagli orpelli di una narrazione ordinata. Un po' a cazzo di cane, diciamo. Così come un finale inaspettato, non perché astuto colpo di scena, ma perché assolutamente privo di una qualsiasi motivazione.


Non so se la cosa possa dipendere anche dalla traduzione italiana o se già in origine la storia paventava questo tedioso incedere. Fatto sta che, le belle tavole di Franz a parte, l'albo poteva tranquillamente restarsene a Pescara.



HELLDORADO #1-3
di J.D. Morvan & Ignacio Noé | Lancio Comix
21x28 cm | 48 pp a colori | 10 euro cad.


Nata con l'intento di pubblicare il fumetto erotico del grande Horacio Altuna, LancioComix era una prelibata collana sotto il cui ombrello, da un certo punto in avanti, hanno cominciato a trovare rifugio anche altre tematiche, corredate da firme parecchio note come quelle di Juan Zanotto, Solano Lopez, Arturo del Castillo e Alfonso Font.
Per fartela breve ho beccato i tre albi di Helldorado in un angolo buio di una fumetteria e me li sono portati tutti via ad un prezzo che irrisorio è dire poco. Solo in seguito mi sono ricordato che è stato ristampato di recente anche dalla Mondadori sul decimo numero della collana Fantastica (ma io ho comunque speso meno).


Ideata dallo sceneggiatore francese Jean-David Morvan e dal talentuosissimo disegnatore argentino Ignacio Noé (famoso per le sue tavole erotiche ma inspiegabilmente poco noto presso il grande pubblico nonostante sia un cartoonist capace di firmare cose di una bellezza rara e appagante per gli occhi) Helldorado si è rivelata una lettura come poche altre, spietata e infernale, pregna di disperazione e scene di massacro, abbastanza forti da prendere allo stomaco (e non dal punto di vista visivo, intendo).
Ti direi altro, ma credo che dedicherò un post all'opera e in particolare proprio alle meravigliose, sconvolgenti tavole di Noé.



STAR WARS #1
di Jason Aaron & John Cassaday | Panini Comics
17x26 cm | 48 pp a colori | 2,90 euro


Eccolo qui, l'evento dell'anno. La serie a fumetti che ha venduto di più negli ultimi vent'anni in America, racimolando centinaia di migliaia di copie come non accadeva dall'inizio degli anni '90.
La storia parte dove finisce il primo capitolo della vecchia trilogia (SW IV: Una Nuova Speranza) e ritroviamo tutti quei vecchi, cari personaggi. Luke, Han, Leia e Chewy vogliono assestare un duro colpo all'Impero cercando di sabotare una grossa fabbrica bellica. Qualche mazzata, via con le pistole laser (tzuin, tzuiiin), "attenti arriva Darth Vader, c'ha la spada". Ma prima di tirare un fendente all'ignaro figliolo, la storia finisce, andate in pace.
Ecco. A me piace Star Wars. A me sono piaciute anche molte cose scritte da Jason Aaron e quasi tutte quelle disegnata da John Cassaday. Ma qui è davvero troppo presto per pronunciarsi. Di buonissimo ci sono i disegni, ripeto. Di "bah!" c'è che l'albo confezionato (e giustamente urlato ai quattro venti) dalla Panini, sembra un depliant che promuove quello che puoi aspettarti dalle varie serie. A parte la storia principale più lunga delle canoniche 22 pagine, sul resto ci trovi pubblicità e preview di quella dedicata alla principessa Leia firmata da Waid e Dodson (che vedremo su questa testata tra due mesi) e di quella dedicata a Darth Vader di Gillen e Larroca (in edicola da giugno su un nuovo numero 1).
Un casino, insomma. Tutto strillato, tutto molto patinato, tutto molto sottile (nel senso che dal punto di vista cartotecnico, cover e pagine interne si presentano di una leggerezza disarmante che quasi ti viene da soffiarci sopra per vedere se partono i petali).


C'è tanta e pochissima roba allo stesso tempo. E mi sa che con questo primo episodio si chiude la mia bella, breve esperienza con le nuove serie di Star Wars. Seguirle in questo modo non ha davvero senso. E quindi mi sa che aspetterò la raccolta in volume (che facciamo prima, tanto tra sei mesi son lì tutte pronte).

5 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

Linus 599: preso per un amico e leggiucchiato. Sì, ben poco celebrativo. Confidavo nel racconto di Morozzi per trovare materiale per i Fumettisti d'Invenzione e invece nisba (comunque bel racconto).

Comanche: nulla di indispensabile anche se a quel prezzo è giusto prenderlo comunque. Ti rimanderei al mio link ma già mi ci rimandi tu.

Wyoming Doll: a me era piaciuto. http://lucalorenzon.blogspot.it/2014/08/cosmo-color-12-wyoming-doll-fiume-di.html

Helldorado: anch'io ho quella versione. Mi piacque proprio per gli stessi motivi che evidenzi tu, oltre al fatto che (se ricordo bene) i nativi americani erano ritratti senza ricorrere allo stereotipo del buon selvaggio. Finalmente Noé aveva trovato una destinazione adatta al suo stile (me lo ricordavo per le copertine de L'Eternauta e per alcune miniserie su Skorpio e L'Eternauta), però usava smodatamente il computer.

Star Wars: non coperto né lo coprirò.

J_D_La_Rue_67 ha detto...

Ma quindi questa Star Wars parte dal primo film e ignora tutte le storie degli anni 70 con il coniglio Jaxxon e il cyborg Valance, per intenderci?
La mia ignoranza in questo campo è abissale.
Negli anni 90 ricordo che apparve un'altro adattamento del 1. film, pubblicato nientemeno che su "il Giornalino". Ne presi un paio di numeri in un... cassonetto della carta che avevo aperto per caso...

LUIGI BICCO ha detto...

@ Luca:
Vero. Il racconto di Morozzi era carino. Chissà perché ero convinto di averlo letto altrove.
Pensa che quel post che mi segnali su Wyoming Doll, io l'ho pure commentato. Dicendo appunto di non averlo trovato in giro. E l'ho recuperato praticamente dieci mesi dopo a 700 km di distanza. Comunque, ripeto, sui disegni di Franz non si discute. Ma sulla storia non sono proprio riuscito ad arrivarci. Troppi salti strani.
Helldorado è scritto davvero bene, invece. E non ricordi male: niente, compresa la costruzione dei personaggi, era lasciato alla "faciloneria".

@ JD:
Eh, si. Con un film alle porte e il primo lancio dei titoli in casa Marvel/Disney, mi sa che è stata proprio una cosa voluta, quella di lasciarsi alle spalle la vecchia continuity degli anni '70. Comunque questo non è un adattamento. E' proprio una serie nuova che narrativamente riprende da dove smette il primo film della trilogia.
Il Giornalino, se non erro, pubblicò tutto l'adattamento della trilogia originale in diverse puntate nel 1997. La cosa fu talmente apprezzata dai ragazzi che un paio di anni dopo pubblicarono anche quello del primo capitolo della trilogia nuova.

La firma cangiante ha detto...

Linus l'ho sfogliato in edicola, poi non avevo voglia di spendere 5,50 euro e l'ho lasciato lì. Comanche è stato il primo albo della collana Cosmo Color che non ho acquistato e non sarà l'ultimo temo, per Wyoming Doll sono d'accordo con le tue impressioni, in realtà è uno di quegli albi che ho già dimenticato. Helldorado non lo conosco e Star Wars lo proverò sicuramente, troppo curioso :)

LUIGI BICCO ha detto...

Cosmo Color è una bella serie. Io l'ho persa di vista da quando hanno cominciato Colorado e dopo averlo ordinato mesi fa, sono ancora in attesta del terzo numero di Australia.
Fammi poi sapere le tue impressioni su Star Wars ;)

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